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CONGRESSO NAZIONALE A.M.I. 2021: E’ INIZIATO IL COUNTDOWN
Sono state rese pubbliche, dal Presidente A.M.I. Gian Ettore Gassani e dai vertici dell’Associazione Matrimonialisti Italiani, le date del prossimo “Congresso Nazionale A.M.I.”, dopo circa un anno e mezzo di stop, legato alla pandemia che ha colpito come noto tutto il paese, si ritorna in presenza, rispettando tutti i protocolli Covid-19. I lavori si terranno il 26/27 novembre prossimo, presso l’Hotel Hive di Roma, in via Torino 6, a pochi passi dalla stazione Termini, un occasione attesissima da tutte le sezione regionale, provinciali e locali dell’A.M.I e iscritti, per quanto concerne i dettagli e i particolari, saranno via via resi pubblici nei prossimi giorni dalla struttura organizzativa. Sarà un’occasione full immersion, piena di spunti, testimonianze, confronto multidisciplinare, la scaletta degli argomenti che verranno trattati, la lista delle personalità ospiti dell’evento, è in corso di elaborazione, il tutto verrà pubblicato sulla nostra pagina web. L’evento sarà trasmesso come sempre in diretta streaming dalla piattaforma dell’AMI www.ami-avvocati.it. Nei prossimi giorni, sarà possibile scaricare il programma e la scheda di iscrizione sul nostro sito: www.ami-avvocati.it. Redazione
Novità dall'AMI Nazionale
Tribunale per le famiglie: l’avvocatura è pronta alla grande sfida
Avvocati, magistrati ed esponenti delle istituzioni si sono confrontati ieri nella sede del Consiglio nazionale forense per discutere sulle necessità e sulle urgenze connesse al Tribunale per le famiglie. Un’occasione di riflessione a più voci, nella splendida cornice della “Sala Aurora” di via del Governo Vecchio, sulla riforma del diritto di famiglia e sugli obiettivi che si prefigge di raggiungere nel medio- lungo termine. «La giornata di studi – ha detto nell’indirizzo di saluto il presidente del Cnf, Francesco Greco – mira a sottolineare il ruolo sociale dell’avvocato. Nello specifico, gli avvocati familiaristi svolgono una funzione delicata per regolare e disciplinare numerose esigenze. Le regole del processo davanti al Tribunale per i minori sono state poco delineate in passato. Il Tribunale per le famiglie è un risultato prezioso tanto per i cittadini quanto per gli avvocati e le associazioni specialistiche che li rappresentano». Sulla stessa linea del presidente Greco anche Mario Scialla, coordinatore dell’Ocf, e Paolo Nesta, presidente dell’Ordine degli avvocati di Roma. L’iniziativa svoltasi presso il Cnf è stata organizzata in collaborazione con Aiaf, Ami, Cammino, Ondif e Unione nazionale delle Camere minorili. Il presidente della Commissione Giustizia della Camera, Ciro Maschio, ha ricordato che la riforma del diritto di famiglia impatta sulle questioni legate al Pnrr e che a livello parlamentare l’attenzione per i correttivi della riforma Cartabia è sempre alta. Il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ha seguito per diverse ore i lavori del convegno e nel suo intervento ha voluto ricordare il grande lavoro che ogni giorno svolge l’avvocatura istituzionale. In merito alla riforma del diritto di famiglia ha sostenuto l’esigenza di un confronto sempre costruttivo, con uno spirito critico – purché le critiche non siano pretestuose e dettate da pregiudizio -, per migliorare le giustizia nel nostro Paese. Daniela Giraudo, consigliera Cnf e coordinatrice della Commissione Cnf Diritto della persona, delle Relazioni familiari e dei Minorenni, ha analizzato alcuni percorsi normativi in materia di minori e giustizia minorile. «Sappiamo bene – ha affermato – che il processo che si occupa di minori non regola torti e ragioni, ma è teso a perseguire il miglior interesse o benessere del minore, curandosi di occuparsi dei soggetti con problemi di genitorialità. Il best interest of the child caratterizza il diritto minorile nei Paesi europei e venne formalizzato per la prima volta nell’articolo 3 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del minore del 1989, che riconosce al minore diritti propri e costituisce l’alveo rispetto al quale il giudice deve provvedere a vagliare la situazione sottoposta al suo esame per adottare una decisione che sia confacente al miglior interesse del minore. È principio immanente ad ogni giudizio in cui i minori vengono coinvolti, anche in modo indiretto ed è, da anni, la stella polare che guida tutti coloro che si occupano di diritto di famiglia». L’esponente del Cnf ha rilevato che «negli anni la società è molto cambiata e il diritto ha dovuto seguire il cambiamento sociale ed era giunto il tempo di adeguare il rito, divenuto eccessivamente frammentario e foriero di differenze anche significative nella vita delle famiglie». «Il percorso – ha aggiunto Daniela Giraudo – ha quindi trovato completamento con la previsione del Tribunale unico per le persone e le famiglie, così ponendo finalmente al centro il diritto che più di ogni altro va ad incidere sulla vita delle persone. Un rito a se stante, un tribunale a se stante, questo il risultato della riforma Cartabia in questo ambito». Il nuovo rito ( entrato in vigore nel febbraio 2023) ha appena un anno di vita, ma lo sguardo è tutto rivolto al prossimo autunno. «Sappiamo – ha concluso l’avvocata Giraudo – che il tribunale dovrebbe essere introdotto nel sistema dal prossimo mese di ottobre, tuttavia si sono levate voci autorevoli tese ad evidenziarne possibili criticità, di contro v’è chi sostiene invece che non vi siano ragioni valide per ulteriori differimenti che protrarrebbero una dicotomia che non ha più ragione di essere. Il Consiglio nazionale forense ha da sempre sostenuto l’esigenza di un rito e di un tribunale unico che valorizzi la prossimità, lo ha fatto in modo convinto sin dal 2017 quando a coordinare questa commissione c’era l’avvocata Maria Masi, poi presidente del Cnf». L’avvocatura offre un contributo tecnico e di idee. E continuerà a farlo. Secondo Claudio Cecchella, ordinario di diritto processuale civile nell’Università di Pisa e presidente di Ondif, con l’iniziativa di ieri è stato lanciato un «appello alla politica, alla magistratura, alla società civile per il rispetto dell’entrata in vigore del secondo round della riforma: l’istituzione del tribunale unico, anziché la duplicazione attuale». «Un appello all’unisono dell’avvocatura – ha commentato Cecchella -, per la sensibilità sua propria verso la tutela dei diritti e le garanzie in coerenza con i principi delle carte fondamentali, la Costituzione e la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Non è tollerabile alla luce del dettato costituzionale un ordinamento di due giudici con il grave rischio di un contrasto di giudicato su diritti indisponibili che fanno capo a un minore o persona debole. Non è tollerabile che entri in camera di consiglio un esperto senza il contraddittorio delle parti come nel tribunale per i minorenni, contrariamente al tribunale ordinario, dove quel parere entra come un consulente tecnico soggetto alla dialettica difensiva delle parti. Non è tollerabile che il giudice che si occupa della materia non sia specializzato. Tutto ciò è risolvibile con il tribunale unico. Certo, in due anni l’amministrazione ha fatto ben poco per offrire le basi dell’entrata in vigore in termini di numeri di magistrati e di personale, per cui alle porte di una probabile proroga l’avvocatura è pronta a discuterne, purché non si modifichi la riforma e il giudice esperto intervenga nel processo come consulente e non come giudice». Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, avvocato civilista, ha assicurato che la riforma del diritto di famiglia è un tema «molto caro al nostro governo» e che «sarà portata a compimento: è però difficile dire che tutto sarà pronto per ottobre, dato che», ha aggiunto, «vanno analizzati i numeri relativi ai magistrati e al personale. Si tratta di una operazione che va animata da pragmatismo. Parlare di un rinvio è però sbagliato». L’intera giornata di studi è stata moderata da Paolo Corsini ( direttore dei programmi di approfondimento Rai). Le conclusioni sono state affidate a Maria Masi, già presidente del Consiglio nazionale forense.
I bimbi restano nella casa “familiare”, i genitori si alternano.
La Corte di Appello di Torino, sezione famiglia e minori, con il decreto 314/24 ha confermato il provvedimento emesso in primo grado dal Tribunale di Cuneo, secondo il quale i figli resteranno nell’ex casa condivisa dai coniugi, mentre saranno i genitori a doversi spostare, a settimane alterne. Per i giudici di merito, infatti, le bambine sono legate ad entrambi i genitori, tutti e due sono «protettivi, accudenti e consolanti», sia il padre sia la madre dispongono di altre abitazioni, e possono dunque, nella settimana in cui non sono di “turno” restare nelle loro abitazioni. Una soluzione, quella della Corte d’Appello, che era stata indicata anche dalla Cassazione a marzo 2023 (ordinanza 6810). In quell’occasione, la Suprema corte, definendo una controversia in seguito alla rottura di una convivenza more uxorio, non aveva escluso la possibilità di assegnare la casa familiare ai figli, prevedendo la rotazione dei genitori. Per la Cassazione infatti «tale opzione – che presuppone una seria e concordata organizzazione dei genitori a ciò funzionale – nel rispetto e nell’esercizio della responsabilità genitoriale di ciascuno avrebbe potuto rispondere al reale interesse dei minori ed alle loro esigenze di crescita, ed essere idonea a consolidare l’habitat e le consuetudini di vita, finalità al sevizio della quale è prevista l’assegnazione della casa familiare».
TRIBUNALE PER LE FAMIGLIE: NECESSITA’ E URGENZA. CONTRIBUTO DELL’AVVOCATURA
Il prossimo 26 marzo si terrà presso la sede del CNF alla via del Governo Vecchio n. 3, Roma, sala Aurora, un incontro organizzato dalle Associazioni familiariste riconosciute e individuate nell’elenco 1 delle associazioni specialistiche maggiormente rappresentative. Oltre all’AMI, parteciperanno ai lavori l’AIAF, il CAMMINO, L’ONDIF e l’UNCAM. L’evento che sarà visibile esclusivamente sul canale You Tube del CNF, è patrocinato anche dall’Organismo Congressuale Forense. I saluti istituzionali, del Presidente del CFN Francesco Greco, apriranno l’evento alle ore 10.00. Seguiranno i saluti dell’Avv. Mario Scialla, coordinatore dell’OCF e dell’Avv. Paolo Nesta, Presidente del COA di Roma. Sono stati invitati a intervenire il Viceministro Sen. Avv. Francesco Paolo Sisto, il Sottosegretario Sen. Avv. Andrea Ostellari, il Presidente della I Commissione Giustizia, Sen. Avv. Giulia Bongiorno, il presidente della II Commissione Giustizia, On.le Avv. Ciro Maschio, la prima presidente della Corte di Cassazione, Dott.ssa Margherita Cassano e il procuratore generale presso la Corte di Cassazione, Dott. Luigi Salvato. La Cons. Avv. Daniela Giraudo, coordinatrice Commissione famiglia CNF, Introdurrà l’incontro che verrà moderato dal dr. Paolo Corsini, giornalista TG1. Si discuterà del Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie. La prima sessione (Necessità) vedrà gli interventi del Prof. Avv. Claudio Cecchella, presidente ONDIF, del Prof. Francesco Paolo Luiso, già professore di Diritto processuale civile e presidente Associazione studiosi di diritto processuale civile, del Dott. Domenico Pellegrini, Presidente di sezione del Tribunale di Genova e della Dott.ssa Monica Velletti, Presidente sezione civile Tribunale di Terni Dell’ Urgenza si discorrerà nella seconda sessione (12.30/13.30), introdotta e conclusa dall’Avv. Donatella Nucera, presidente CAMMINO e offriranno il loro contributo il Prof. Avv. Filippo Danovi, professore di Diritto processuale civile Università Bicocca Milano, Dott.ssa Franca Mangano, presidente VIII sezione Corte di appello di Roma, Prof. Avv. Arnaldo Morace Pinelli, professore di Diritto Privato Università Roma Tor Vergata. La terza sessione (Criticita?), introdotta e conclusa dall’ Avv. Cinzia Calabrese, presidente AIAF, vedrà la partecipazione dell’Avv. Grazia Ofelia Cesaro, presidente UNCM, Dott. Claudio Cottatellucci, Presidente AIMMF, Prof. Avv. Antonio Carratta, professore di Diritto processuale civile Roma Tre, del Dott. Francesco Antonio Genovese, Presidente di sezione, I sezione civile Corte di Cassazione, dell’Avv. Maria Giovanna Ruo, presidente SAFSA CAMMINO La IV ed ultima sessione (16.30/17.30) sul contributo dell’avvocatura che verrà introdotta e conclusa dal Presidente AMI, Avv. Gian Ettore Gassani, vedrà l’intervento di: Avv. Isabella Celeste, responsabile Gruppo di lavoro OCF famiglia e minori, diritti della persona dell’OCF, Dott.ssa Marta Ienzi, Presidente I sezione Tribunale di Roma, Prof. Avv. Filippo Romeo, professore di Diritto privato, Università Enna Kore DG e dell’Avv. Alberto Figone, Vicepresidente AIAF. La conclusione dei lavori (ore 18.00) è a cura dell’Avv. Maria Masi, già presidente CNF DG.
Bonus genitori separati: via alle domande
Da lunedì 12 febbraio fino al 31 marzo 2024 è possibile inoltrare le domande per ottenere il bonus genitori separati. Lo comunica l’Inps in una pagina dedicata del sito ufficiale. Per fare domanda è necessario accedere a questa pagina dedicata alle prestazioni non pensionistiche, autenticarsi con le credenziali in proprio possesso, come la CIE, lo Spid o la CNS e avvalersi del servizio “Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell’erogazione dell’assegno di mantenimento”, seguendo le indicazioni. Vediamo in dettaglio in che cosa consiste questa misura, come funziona e a chi spetta. Cos’è il bonus genitori separati Il “bonus genitori separati”, introdotto per la prima volta dal ddl di conversione del decreto Sostegni e bloccato inizialmente per assenza del decreto di attuazione, è stato riscritto dall’art. 9 bis del Decreto Fiscale (collegato alla manovra fiscale per il 2022) e introdotto grazie a un emendamento al testo iniziale. Con la conversione del decreto fiscale, il bonus per i genitori separati è diventato legge e il 26 ottobre 2022 (sotto allegato) è stato emanato il Dpcm che definisce nel dettaglio i soggetti beneficiari, i criteri e le modalità di erogazione del contributo e l’istanza di acceso al Fondo. Il bonus, che può contare su un finanziamento di 10 milioni di euro è rivolto ai genitori separati o divorziati in difficoltà economiche a mantenere i loro figli perché l’altro genitore, il coniuge o il convivente obbligato si è trovato in difficoltà in quanto ha «cessato, ridotto o sospeso la loro attività lavorativa» a causa del Covid. Un sostegno pensato per garantire la continuità dell’assegno di mantenimento fino a un massimo di 800 euro al mese (vedi anche Arriva l’assegno fino a 800 euro al mese per genitori separati o divorziati) [ La misura, prevista per i genitori lavoratori separati o divorziati, serve a garantire, come anticipato, la continuità di erogazione dell’assegno di mantenimento ai figli, siano essi minori di età che maggiorenni portatori di handicap grave. Sono destinatari del bonus in particolare i genitori lavoratori che dall’8 marzo 2020 hanno avuto serie difficoltà a provvedere puntualmente e per intero al mantenimento dei figli, in base a quanto stabilito dalle sentenze o dagli accordi intervenuti in sede di separazione o divorzio. La misura massima dell’importo mensile è di 800 euro per la durata massima di 12 mesi, ovviamente nei limiti di capienza del Fondo. Come fare domanda per il bonus genitori Per ottenere il bonus si deve fare istanza al Fondo. La procedura di accesso prevede un bando pubblico pubblicato sul sito www.famiglia.gov.it. Nell’istanza il richiedente deve indicare: i suoi dati anagrafici; il suo codice fiscale; gli estremi del conto corrente su cui vuole ricevere l’accredito; l’importo dell’assegno di mantenimento di cui è titolare in relazione al periodo 08/03/2020-31/03/2022 e le somme che non gli sono state versate; se il coniuge obbligato è dipendente l’eventuale ordine del giudice art. 156 c.c comma 6 di ricevere il pagamento dal datore di lavoro; il reddito percepito nel corso dell’anno in cui il coniuge non ha corrisposto, in tutto o in parte, l’assegno di mantenimento; la dichiarazione sul nesso di causa tra inadempienza ed emergenza COVID-19, come fattore che ha determinato la cessazione, la riduzione o la sospensione dell’attività lavorativa del coniuge obbligato; l’indirizzo di posta elettronica ordinaria o certificata su cui ricevere le comunicazioni relative alla pratica. A pena di inammissibilità, all’istanza vanno allegati: copia del documento di identità del richiedente; copia del titolo sul quale si fonda il diritto all’assegno di mantenimento. La firma in calce all’istanza non va autenticata. Il Dipartimento verifica la presenza dei presupposti consultando, per quanto di sua competenza, l’Agenzia delle entrate e gli uffici giudiziari competenti. A chi spetta il bonus genitori separati Destinatari del bonus, sono dunque, tutti i genitori separati o divorziati che, a causa dell’emergenza sanitaria, si trovano in condizioni di difficoltà nel provvedere ai propri figli. La condizione di difficoltà lavorativa che legittima il riconoscimento del bonus deve essere stata causata dalla crisi pandemica ed è identificata nello specifico con la cessazione, la riduzione o la sospensione della propria attività lavorativa per una durata minima di 90 giorni o con la riduzione del proprio reddito di almeno il 30% in meno rispetto a quello percepito nel 2019. Il decreto attuativo richiede inoltre il rispetto dei seguenti requisiti: il contributo spetta solo ai genitori he convivono con i figli minori o portatori di handicap grave alla data della mancata percezione dell’assegno di mantenimento dopo la data dell’otto marzo 2020; l’handicap che da diritto alla misura deve essere grave, intendendosi per tale quello che richiede un intervento permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o di relazione (art. 3 Legge n. 104/1992); il reddito di chi richiede il bonus nell’anno in cui non ha ricevuto l’assegno deve essere uguale o inferiore a € 8.174,00; il bonus spetta a quei genitori che nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, data di cessazione dell’emergenza, non hanno o hanno ricevuto solo in parte il mantenimento. Tratto da https://www.studiocataldi.it/articoli/41888-bonus-genitori-separati.asp
Notizie dai distretti dell'AMI
Rinasce la sezione dell’AMI di Milano. L’Avv. Maria Furfaro è il nuovo Presidente
In data odierna è stata ricostituita la sezione distrettuale dell’AMI di Milano. Il nuovo direttivo ha nominato l’Avv. Maria Furfaro quale Presidente. Le altre cariche sono state assegnate agli avvocati Maria Teresa Zampogna (Segretario), Angelo Laratta (Tesoriere), Concetta Sannino (Responsabile pari opportunità) e Ernesto Savio Sarno (Consigliere). L’AMI tutta augura un benvenuto al nuovo Direttivo.
A.M.I. CATANZARO – COSENZA: LE NOMINE DEL NUOVO DIRETTIVO
Si sono conclusi i lavori dell’A.M.I. (Associazione Matrimonialisti Italiani) del distretto Catanzaro-Cosenza, per la nomina del nuovo direttivo, che quest’anno si compone di cinque avvocati di prestigio, tutti con un enorme bagaglio culturale e professionale. L’Avv. Margherita Corriere è stata riconfermata Presidente distrettuale, mentre l’Avv. Marianna Famà – Segretario del Direttivo e l’Avv. Carla Stancati -Tesoriere, nella nuova struttura sono stati nominati anche l‘Avv. Nicola Scavelli e l’Avv, Mafalda Manuela Carino. Il Presidente Margherita Corriere, nell’illustrare le linee programmatiche per il 2022, ha dichiarato: “È fondamentale la creazione di un lavoro di equipe per un “linguaggio comune” tra le varie esperienze professionali.. Da sempre ci occupiamo con professionalità delle persone, dei minori e dei loro diritti fondamentali, cercando di dare un valido contributo alla formazione di quanti intendono tutelarli e, soprattutto, dei praticanti avvocati e dei giovani avvocati”. L’operato dell’A.M.I. da anni è rivolto in particolare sulle problematiche della maternità e della paternità, dei diritti delle persone minorenni, della procreazione assistita, dei matrimoni misti, dell’istruzione scolastica, dei diritti delle persone diversamente abili, delle adozioni e delle problematiche relative alla terza età, anche il prossimo anno proseguirà il lungo cammino con delle campagne mirate contro il bullismo e la violenza di genere, collaborando con le scuole con dei corsi di sensibilizzazione ad hoc per gli studenti. Gli auguri di buon lavoro, sono stati formulati al nuovo direttivo, dal Presidente Nazionale A.M.I. Gian Ettore Gassani e dai vertici nazionali dell’associazione forense, impegnata da 14 anni nel sociale e nella formazione degli operatori del settore giustizia suoi iscritti. Redazione Avv. Margherita Corriere Avv. Marianna Famà Avv. Carla Stancati Avv. Nicola Scavelli Mafalda Manuela Carino
A.M.I. NAPOLI: “MADRE” – EVENTO A FAVORE DELLA FONDAZIONE SANTOBONO PAUSILIPON
L’A.M.I. Napoli in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, Lions Club Virgiliano Distretto 108, il prossimo 15 dicembre alle ore 17.30 ha organizzato un evento “Madre”, presso la Basilica dello Spirito Santo di Napoli, in via Toledo 402. La manifestazione è a favore della “Fondazione Santobono Pausilipon” che è impegnata per il miglioramento della vita in ospedale per i piccoli pazienti ed i loro familiari con particolare riferimento alle problematiche sanitarie e a quelle relative ad aspetti sociosanitari e psico-pedagogici. I saluti sono affidati al Presidente A.M.I. Gian Ettore Gassani, al Presidente COA Napoli Antonio Tafuri, dal Direttore Fondazione Santobono Pausilipon, Flavia Matrisciano e dal Consigliere del Comune di Napoli Maria Grazia Vitelli, l’evento è introdotto dal Presidente A.M.I. Napoli Valentina De Giovanni e da Giovanni De Vivo – Presidente Lions Club Napoli Virgiliano. Per partecipare all’evento, che darà diritto a tre crediti formativi, di cui uno in deontologia, per gli avvocati per info; Valentina De Giovanni, al numero tel. 3471264252, oppure Giovanni De Vivo al numero 3391800800 la locandina dell’evento:
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L’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani è l’associazione italiana per la formazione professionale multidisciplinare, sia di base che di aggiornamento professionale più attiva in Italia. Vanta di numerosi soci sostenitori come psicologi, medici psichiatri, mediatori familiari, sociologi, pedagogisti, assistenti sociali e insegnanti.
Far parte dell’AMI significa contribuire attivamente a questo grande progetto sempre più in crescita ed importanza nazionale.